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Via Partenope chiusa per lavori: 13 milioni per dehors e disagi per tutta la città

Via Partenope chiusa per lavori: 13 milioni per dehors e disagi per tutta la città

È ormai confermato: dal 16 giugno al 21 settembre 2025, via Partenope e le strade adiacenti saranno chiuse al traffico veicolare. L’intervento interesserà in particolare via Lucilio, via Palepoli, via Mario Turchi, via Cuma e via Petronio, tutte strade comprese tra via Generale Giordano Orsini e via Nazario Sauro, nel cuore del Lungomare di Napoli.

Un progetto da 13 milioni di euro, finanziato con fondi POC Metro che, ufficialmente, avrebbero dovuto essere destinati alla mobilità sostenibile: autobus elettrici, potenziamento delle linee metropolitane o del trasporto pubblico. Invece, nella pratica, saranno spesi per allargare i marciapiedi fino a 6,5 metri, favorendo la collocazione dei dehors dei ristoratori.

Il tutto viene giustificato dalla creazione di una pista ciclabile che, in realtà, esiste già ed è stata finanziata nel 2013. Ci troviamo quindi davanti a un’operazione che non riqualifica una strada già in condizioni perfette, ma che trasforma radicalmente uno degli assi fondamentali della viabilità cittadina, restringendo gli spazi a disposizione dei mezzi e compromettendo una delle poche vie di fuga in caso di emergenza.

Una città spezzata in due
La chiusura di via Partenope non è un disagio localizzato, tutto il traffico tra Napoli Est e Napoli Ovest sarà di fatto costretto a concentrarsi su un unico asse: la Galleria Vittoria, una delle principali gallerie urbane della città per svariati motivi non a norma, e qui inizia un altro dramma.

Chiunque attraversi quotidianamente la Galleria lo sa bene: l’aria è irrespirabile. Fumi di scarico stagnanti, ventilazione praticamente assente e un costante passaggio di mezzi rendono l’ambiente tossico, soprattutto per motociclisti e scooteristi, costretti a respirare direttamente i gas di scarico. Una situazione che non è solo scomoda, ma pericolosa per la salute.

A questo si aggiunge la naturale fragilità della mobilità napoletana: basta un piccolo incidente o un rallentamento per mandare in tilt l’intero sistema viario, con disagi non solo per automobilisti, ma anche per mezzi di soccorso, autobus e forze dell’ordine.

E le promesse?
L’amministrazione comunale aveva assicurato che i lavori su via Partenope sarebbero stati realizzati “a blocchi”, per consentire in caso di necessità il passaggio di veicoli. Ma la chiusura anche delle strade limitrofe rende evidente che questa promessa non sarà mantenuta. Il rischio reale è che la principale via di fuga verso ovest, fondamentale soprattutto in un periodo delicato come quello attuale – con i Campi Flegrei in crescente attività – venga ostacolata in modo permanente.

Alla fine dei lavori, ci ritroveremo con un marciapiede da 6,5 metri, i dehors da un lato, pista ciclabile e altro marciapiede dall’altro. E la città? Più bella forse per i turisti, ma più soffocata, bloccata e vulnerabile per chi a Napoli ci vive ogni giorno.

Un appello al buonsenso
Questo restyling va a discapito della sicurezza, della viabilità strategica e della salute pubblica non è più urbanistica.

E allora, a questo punto, non resta che affidarci a San Gennaro, come spesso facciamo a Napoli. Ma forse, sarebbe ora che si affidasse anche un po’ al buonsenso di chi governa.

https://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/napoli_lavori_via_partenope_termine_2_gennaio_2026_ultime_notizie-8624175.html

Luigi Miele

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