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Promesse tradite e continuità nell’immobilismo: Napoli merita di più

Promesse tradite e continuità nell’immobilismo: Napoli merita di più

C’è una verità che a Napoli non si può più ignorare: tra la vecchia e la nuova amministrazione, non è cambiato praticamente nulla. Anzi, in alcuni casi, la situazione è peggiorata, e in modo evidente. Quando tre anni fa fu eletto il nuovo sindaco, si parlava di svolta, di legalità, di attenzione ai residenti, di una città “da non consumare” ma da proteggere. Promesse altisonanti, oggi tristemente disattese.

Noi cittadini ci abbiamo creduto. Molti hanno sostenuto il progetto del professor Manfredi perché parlava di rigenerazione urbana e di centralità delle persone. Ma a distanza di tempo, il bilancio è amaro: l’ennesimo tradimento politico si è consumato sotto gli occhi di tutti.

L’amministrazione ha scelto di puntare tutto — o quasi — sul turismo, come se Napoli fosse solo una vetrina per passanti e non una città viva da abitare. Mentre si finanziano eventi e si incentiva il flusso turistico, interi quartieri vengono abbandonati al caos della movida, spesso violenta, che rende invivibili molte aree cittadine. La sicurezza dei residenti è un problema ignorato, così come il loro diritto al riposo e alla qualità della vita.

Nel frattempo, le strade sono ridotte a un colabrodo. Le buche sono ovunque, i marciapiedi impraticabili, la manutenzione assente. Eppure, con una decisione che sfida ogni logica, si sono buttati 13 milioni di euro di fondi POC per rifare via Partenope, l’unica strada del centro che è in condizioni PERFETTE. Una scelta vergognosa, fatta solo per continuare a “lucidare la vetrina” della città turistica e regalare 6.5 metri di marcipiade ai ristoratori ricadenti nella zona per far installare i loro Dehors, mentre i cittadini (i centauri in particolare) devono affrontare ogni giorno il traffico soffocante della Galleria Vittoria, respirando veleni incolonnati nei gas di scarico.

I problemi strutturali restano identici a quelli della precedente amministrazione: tasse tra le più alte d’Italia, servizi scadenti, raccolta dei rifiuti discontinua, trasporti pubblici al limite del collasso, sporcizia e abbandono. Il tanto sbandierato boom turistico ha solo peggiorato il costo della vita, senza portare alcun reale beneficio a chi Napoli la vive tutto l’anno.

Questa giunta, come quella precedente, parla un linguaggio distante da quello dei cittadini. Non ascolta, non coinvolge, non risponde.

È giunto il momento di dirlo con chiarezza: Napoli non ha bisogno di narrazioni consolatorie e slogan da campagna elettorale. Ha bisogno di un’amministrazione che guardi ai bisogni reali della popolazione, che investa in vivibilità, sicurezza, manutenzione, mobilità sostenibile. L’attuale governo cittadino ha avuto tempo e strumenti. Ma ha scelto altro. Le promesse sono rimaste sulla carta, le attese tradite.

Come Cittadinanza Attiva in difesa di Napoli continuiamo a denunciare questa continuità nell’abbandono. Ma non ci fermeremo. Perché Napoli merita rispetto, non propaganda. E merita amministratori all’altezza di una città straordinaria, ma ogni giorno più ferita da chi dovrebbe prendersene cura.

Luigi Miele

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