Cogliamo l’occasione del rendiconto finanziario 2013 in corso di approvazione al Comune di Napoli per parlare un po’ dell’ASIA.
Ci siamo studiati con attenzione il bilancio 2012 (“bilancio di sostenibilità” approvato nientemeno che il 22 novembre 2013) ed abbiamo tratto alcuni spunti interessanti.
Cerchiamo di riepilogarli sinteticamente e, speriamo, in termini numerici comprensibili:
– perdita 2011 21/milioni di euro, perdita 2012 20,5/milioni di euro;
– dipendenti 2010 2.333, 2011 2.246, 2012 2.486 (+6,5%) ;
– retribuzione media dirigenti 2010 99.600 euro, 2012 95.100 euro (-4,5%);
– retribuzione media quadri 2010 55.600 euro, 2012 57.300 euro (+3,1%);
– retribuzione media impiegati 2010 29.600 euro, 2012 36.300 euro (+22,6%);
– retribuzione media operai 2010 24.700 euro, 2012 30.000 euro (+21,5%);
– costo del personale 2010 99 milioni di euro, 2012 106 milioni di euro (+7,1%);
– ore totali di formazione 2010 7.322, 2012 2.168 (-70,4%);
– ore lavorate 2010 4.049.016, 2012 4.140.128 (+2,3%);
– ore lavorate pro-capite 2010 1.735, 2012 1.665 (-4,2%);
– produzione totale rifiuti 2009 556 milioni di kg., 2012 503 milioni di kg. (-9,5%);
– raccolta differenziata 2009 103 milioni di kg., 2012 107 milioni di kg. (+3,7%);
– raccolta differenziata 2009 18.56%, 2012 21% (+2,44% assoluto, +13,1% relativo).
Riassumendo:
– in quattro anni, i rifiuti totali sono diminuiti di oltre 50.000 tonnellate, ma la raccolta differenziata è aumentata solo di 4.000 tonnellate e solo del 2,5% rispetto ai momenti più drammatici della crisi;
– in due anni, l’ASIA ha aumentato l’organico di 153 unità, il costo del lavoro di oltre il 20%. ma ha diminuito la produttività pro-capite di oltre il 4%.
Ma la cosa più incredibile è quella che marchia l’ASIA indelebilmente. L’età media dei dipendenti è di 51 anni, ma ciò che strabilia è l’anzianità media: 8 anni!!! Questo significa che mediamente l’ASIA ha assunto personale all’età di 43 anni!!!
Non crediamo occorra aggiungere altro al disastro di quest’azienda fallimentare. Quello che ci raccontano De Magistris, Sodano e Del Giudice è fuffa allo stato puro. Resta il fatto che tutti i parametri sopra riportati mostrano un’azienda precipitata verticalmente rispetto alla gestione Jervolino.
Concludiamo ricordando che il bilancio 2013 non risulterebbe ancora approvato. Come si faccia ad approvare il rendiconto finanziario 2013 senza il bilancio della controllata più importante e disastrata è un mistero pari solo a quello dell’accoglimento del ricorso presentato dal Comune alle sezioni riunite della Corte dei Conti.
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