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PROMESSE E DEVASTAZIONI
Una delle immagini del Parco dello Sport devastato dai ladri vandali (da la Repubblica)

PROMESSE E DEVASTAZIONI

Ormai non passa più giorno che, nostro malgrado, non siamo costretti a sottolineare un disastro di quest’Amministrazione.
Questo ci era sfuggito, nei giorni scorsi, ma è anch’esso di una gravità inaudita.
Il 25 aprile 2012 (clicca qui per l’articolo su la Repubblica) Vittorio Brumotti, popolare inviato di Striscia la notizia, va a Bagnoli e si fa un giro nel Parco dello Sport, la faraonica iniziativa immobiliare costata al contribuente un bagno di sangue, 37 milioni (clicca qui per un resoconto dettagliato sul CorMez del 18 febbraio 2013). Il Parco è quasi ultimato, ma i lavori sono sospesi. Brumotti va dal sindaco de Magistris, il quale risponde in video, riportato in trasmissione il 9.5.2012 (clicca qui per il video su Striscia la Notizia)  che con pochi milioni i lavori verranno completati e il Parco sarà aperto entro l’anno in corso, cioè entro il 2012. Dichiarazioni che sono riportate anche da la Repubblica nell’articolo del 25 aprile 2012 linkato più sopra.
Oggi è il 17 gennaio 2014. Da quel lontano 25 aprile 2012 il Parco dello Sport oggi è cambiato. Ma non perché è stato aperto o inaugurato, o perché sono stati completati i lavori. Nient’affatto. E’ cambiato tutto, perché il 9 gennaio 2014 il Parco dello Sport e l’Acquario sono stati devastati dai ladri, che, vandalizzandoli, hanno provocato danni per tre milioni e mezzo di euro (clicca qui per l’articolo su la Repubblica). Dov’è Bagnolifutura? 44 dipendenti che cosa fanno? Sia chiaro, non diamo loro la responsabilità di ciò che è successo; ma a Cittadinanza Attiva in difesa di Napoli pare legittimo chiedersi come impieghino il tempo queste 44 persone.
Non ci risulta, salvo errore, che de Magistris, in questi giorni, abbia detto una sola parola su quest’ennesima catastrofe. Forse ricordando ciò che aveva promesso a Brumotti e che, come è prassi ormai nota e consolidata, non ha mantenuto.
Noi non abbiamo bisogno di questi amministratori che ricalcano esattamente i loro predecessori in loco e i loro contemporanei altrove. Noi abbiamo bisogno di altro. Siamo stanchi di quest’andazzo. Siamo stanchi di un ex magistrato che si è inimicato il mondo intero e che resta sindaco di una città invivibile e tuttora sull’orlo del dissesto completo. Inutile vantarsi di aver sistemato i conti: l’adesione al predissesto è pesata sulle tasche dei cittadini esattamente quanto avrebbe pesato il fallimento. Ma almeno in quest’ultimo caso de Magistris sarebbe andato altrove a elargire le sue promesse. Crediamo per noi sia giunto il momento di rinunciare alle sue. Ci bastano le tante disattese, non ce ne occorrono altre.

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